La primavera è tornata, il sole torna a splendere e il caldo torna a scaldare la pelle. Le rose sbocciano, le petunie fioriscono in masse di colori come cascate d'arcobaleno, i gerani si riversano dalle finestre e dai balconi….. Mi sveglio la mattina presto al gran concerto di uccelli, un caos di melodie e la giornata passa, io in macchina, come fossi parte del cielo blu sopra di me: spensierata, stordita e in qualche modo leggera.
Sicuramente sono stati due anni molto difficili e surreali... al punto che il tempo sembra essersi fermato, volato, scomparso, rallentato e sveltito - è come se il tempo avesse creato una sua nuova dimensione... e io in questo varco, vago e incerto.
A volte ho l’impressione di essere seduta dietro ad un grande schermo e da li guardo il mondo che passa e poi.. mi ci immergo come se la vita fosse un lago, e invece di un costume, indosso una pelle diversa. E poi, mi chiedo, e poi?
E sento l’Unione con il tutto e allo stesso tempo una divisione: me stesso e “gli altri”. Gli altri come fossero un'entità a sé, che girano tutta apparenza, facendo le cose che fanno sempre, e mi chiedo se sono poi così superficiali come li percepisco o se sono io la superficiale che si permette di giudicarli. E chi sono poi questi altri se non noi stessi?
E ritorno con la mente alla strada, mentre mi avvio con il mio panda blu verso la mia prossima avventura: la prossima casa da vedere e i prossimi clienti da incontrare... un nuovo sogno da realizzare mentre osservo la magica alchimia delle persone e delle case ed allora mi ricordo che bel mansione che ho...
E finisco con questa divertente filastrocca per bambini sulla Primavera di Gianni Rodari, una dolce poesia semplice dove una fresca violetta porta la notizia dell'arrivo della Primavera ma solo al fortunato che la trova per primo, mentre “gli altri” vengono lasciati indietro…
Filastrocca di primavera
più lungo è il giorno,
più dolce la sera.
Domani forse tra l’erbetta
spunterà qualche violetta:
Oh prima viola fresca e nuova
beato il primo che ti trova,
il tuo profumo gli dirà,
la primavera è giunta, è qua.
Gli altri signori non lo sanno
e ancora in inverno si crederanno,
magari persone di riguardo,
ma il loro calendario va in ritardo.