E' Novembre e il sole risplende con i suoi morbidi raggi autunnali. Una leggera brezza spira e porta con sè un annuncio di gelo che fa rabbrividire appena appena.
I raccoglitori partono sorridenti che il loro lavoro è assai semplificato da questo benevolo tempo. Si sentono risate e urla per i colli mentre si trascorrere il tempo tirando giù dagli alberi turchesi i frutti polposi verdi e viole, che cadono nelle reti intorno agli alberi secolari. E quando arriva la sera si vedo le “ape” carichi di cesti colmi di olivi che si dirigono in direzione del molino.
Olio... verde e corposo, robusto dal sapore leggermente acre e fruttato... il nostro oro verde. Il risultato di tradizioni tramandate, di dura fatica e amore. Il nostro orgoglio.
Se siete fortunati potrete assaggiarne un po' (ne basta davvero un poco con un pizzico di sale) su una bruschetta abbrustolita....
Oh che mese bello! Che colori – le foglie rosse e gialle, leggermente increspate e secche ai lati, si staccano non curanti dalla ninfa dell'albero e si lasciano trasportare dal vento che lievemente le porta e le appoggia delicatamente al suolo umido. Qui inizieranno nuova vita nella decomposizione e porteranno ad una rigogliosa rinascita in Primavera. L'odore di novembre, mese di Grazia e Bellezza, è di muschio e funghi, di castagne e bosco e ci rassicura ovattata dal mantello del letargo invernale.