Il Natale si avvicina. Di nuovo luci sfavillanti che ci ricordano,ancora una volta le meravigliose emozioni da bambini. Io, per prima, forse ancor più di un bambino, mi sento riempire il cuore di gioia... sento la speranza e le aspettative di cose belle a venire così contagiosa in questo periodo. Dall'altro canto, è vero, c'è anche un po' di malinconia: si ha quasi paura di spezzare l'incantesimo. I ricordi di natali passati belli e brutti invadono la mente con visioni di cene, risate, di neve, di pianti, odori di pino e di cioccolata … un incanto difficile da rivivere, se non un re-incanto ogni volta diverso e diversamente magico. L'incanto del natale che non ha un fine in sé, è senza rendiconto... è soltanto una semplice meraviglia fiabesca. Le strade si illuminano, l'aria s'impregna di leggerezza d'animo e le pesantezze si alleggeriscono. E le nostre case, anch'esse gioiscono in queste festività: ci abbracciano solide con le loro mura, caldi i cammini accesi che profumano di bosco. Le case: custodi della nostra ingenua fragilità, che ci tengono al sicuro nel nostro piccolo mondo di allegra festività chiudendo fuori quella tempesta di cinismo che sbatte contro le nostre finestre.
Pubblicato il 02/12/2013